Attualità

Con un po’ di pazienza e pensandoci per tempo, è possibile trovare su Internet qualche biglietto aereo che può consentirvi delle combinazioni aereo - treno che coniugano low e slow cost. Ad esempio, un Palermo- Amsterdam a 30 euro andata con Easy-jet, può concedere, anche a noi pre-africani, una traversata della Germania in treno, direzione Berlino, a poco più di 60 euro.

Si obietterà che con la stessa cifra si potrebbe anche trovare un aereo che unisca le due capitali, ma volete mettere otto ore di treno che attraversano quasi tutto il bassopiano germanico? Un’esperienza unica per constatare come il paesaggio sia contrassegnato da un’ interminabile pianura, intervallata da case sparse e coltivazioni a grano e cereali. Una monotonia paesaggistica a cui non siamo proprio abituati per cui non scartate l’idea dell’aereo!

Amsterdam si visita in pochi giorni. Se amate i musei, non perdetevi il Risk ( la meravigliosa arte fiamminga con la famosa ronda di notte di Rembrandt) e il Van Gogh con i suoi capolavori. La casa di Anna Frank prevede diverse ore di fila, per cui occorre organizzarsi la mattina presto o di sera. Si mangia bene indiano e thailandese a prezzi modici, ma gli alberghi sono piuttosto cari.

Dopo il breve soggiorno, che di solito serve ai compagni di viaggio per fotografare, quasi esclusivamente, splendide valchirie con trecce bionde sfreccianti in bici, (magari facendo finta di immortalare il paesaggio o, peggio ancora, la compagna), ci si reca alla stazione per il treno di cui si diceva. La prima notizia è quella di un ritardo di mezz’ora e poi, sul treno, forse, di un cambio di vettura per un guasto. Incredibilmente nessuno dice nulla: dalle nostre parti, una notizia del genere avrebbe sortito ogni tipo di colorita maledizione, ma questi “continentali” sembrano avvezzi a tali annunci e incassano tranquilli. In effetti, si tratterà solo di un falso allarme, il treno proseguirà ed, entrando in territorio germanico, effettuerà il cambio col personale tedesco.

altGli olandesi scendono dal treno allegri, con due casse di birra al seguito, lasciandoci alquanto perplessi sugli annunci di cui prima. Si giunge attorno alle 23,00, dopo un viaggio rallegrato da una dozzina di ragazzotti italiani con formula Interrail (10 o 20 giorni in treno su diverse capitali europee a prezzi convenienti per gli under 26) . Un’energica tassista prussiana ci porta velocemente in albergo nell’ex Berlino est.

Il giorno dopo, ci ritroviamo, dopo pochi minuti di metro, ad Alexander Platz e poi proseguendo, all’isola dei musei e alla famosa porta di Brandeburgo. Il caldo infernale (l’anticiclone africano ci è venuto dietro con affetto) ci ha consentito la visita di molti musei tra cui il Pergamon con la famosa porta di Isthar (una delle otto porte della città di Babilonia) e l’eccezionale tesoro di Priamo (il celebre ritrovamento di Schliemann) e il Neues Museum con il bellissimo busto di Nefertiti.

Visitiamo anche il Duomo sul canale, di culto protestante con un’arcigna statua di Lutero, dove un’attempata signora, nel piccolo book shop, non riesce a darci alcuna informazione in inglese: la lingua infatti è meno diffusa che ad Amsterdam e solo tra i più giovani. I prezzi sono piuttosto bassi: benzina ad un euro e dieci e nei supermercati Netto, tutto alla metà che da noi.

La vivibilità della città, dove ci si può spostare agevolmente in metro, bici, autobus, è ottima, con piste ciclabili (anche sui marciapiedi) affitti convenienti e tanti spazi verdi (Tiergarten in primis) per tutti. Incontriamo anche tanti ragazzi siculi che lavorano a Berlino: uno, al museo ebraico, ci racconta di essersi laureato in archeologia l’anno scorso e poi, trasferitosi a Berlino, ha subito trovato lavoro. Lo stesso dicasi del ragazzo alla reception dell’albergo dove soggiorniamo. Altra cosa che colpisce è l’alto numero di ragazzi giovani con bambini piccoli: da noi ormai rarissimi al pari di pigmei albini alla Vucciria.

Ci sono, infatti, moltissime agevolazioni per loro: tra bonus affitto, sussidi e card varie, i giovani sono incoraggiati all’indipendenza economica e alla riproduzione. Mica da noi, dove siamo ormai al saldo demografico del 1917 (con la spagnola e una guerra mondiale in corso) e ai ragazzi, giudicati al pari di fannulloni viziati, non viene data alcuna possibilità se non l’espatrio.

La visita a quel che resta del muro e al Chech Point Charlie, è toccante e d’obbligo: un simbolo delle aberrazioni umane che non hanno limite.

Il Reichstag, con la sua cupola di vetro, visitabile gratuitamente, e il Sony center con la sua architettura ipermoderna, sono le due facce di una Berlino a due velocità che si rincontra dopo trent’anni. Si ritorna con German-wings, a poco più di 60 euro, sperando che nel frattempo, tra nuove tecnologie e architetture avveniristiche, i bravi ingegneri tedeschi, abbiano inserito un piccolo dispositivo che apra, all’occorrenza, la porta del pilota!

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Maria Luisa Florio


 

La cerimonia si svolgerà sabato 18 luglio alle ore 11presso l'aula consiliare di Santa Flavia. In un comunicato diffuso dall'amministrazione vengono richiamati i motivi che hanno spinto la cittadina di Santa Flavia a dare questo riconoscimento al dottore Pietro Caltagirone.

"Il sindaco di Santa Flavia, Salvatore Sanfilippo, facendosi interprete dei sentimenti della collettività flavese, conferisce la cittadinanza onoraria al dr. Pietro Caltagiirone, umanissima figura di medico che all'alta professionalità ha saputo unire doti di umanità e spirito di servizio.

Mettendo sempre al centro del proprio agire la persona ed il benessere psicologico e morale oltre che fisico anche dei cittadini di S.Flavia, è diventato un punto di riferimento per i componenti della nostra comunità, sempre viciono al dolore e al bisogno.

Egli ha interpretato la propria attività quotidiana di medico come una missione, rendendo nobile la sua professione."

Salvatore Sanifilippo, sindaco di Santa Flavia

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Il dottore Pietro Caltagirone, subito dopo la laurea si trasferì a Milano, dove scelse la strada di medico funzionario lavorando agli esordi per un breve periodo presso il carcere di San Vittore, e percorrendo grazie alla sua capacità organizzative e gestionali ed al suo intuito professionale, tutta la scala gerarchica, sino a pervenire ai livelli piu elevati di responsabilità della sanità lombarda, portata ad esempio in tutta Italia per la propria efficienza.

Il dottor Pietro Caltagirone è stato per un lungo periodo direttore degli Ospedali Niguarda Cà Granda di Milano, uno delle  più grandi e complesse strutture  ospedaliere della Lombardia e dell'intera Italia, e successivamente fu chiamato a dirigere il Policlinico San Matteo di Pavia, uno degli Istituti più prestigiosi e avanzati per la ricerca medica non solo in Italia ma nell'intera Europa

Nei primi anni duemila fece anche una breve esperienza come Direttore generale all'Ospedale 'Cervello' di Palermo, ma le condizioni ambientali che trovò lo convinsero presto a ritornare al Nord.

Malgrado la lontananza però,  il suo rapporto con la sua comunità di origine non è mai venuta meno, ed il suo attaccamento a Porticello, a Santa Flavia e alle sue frazioni ed il legame con i familiari e i vecchi amici, ma anche con il suo mare e i suoi pescatori  è rimasto forte e indissolubile.

Era inevitabile che in questi ruoli di responsabilità venisse interpellato e coinvolto da centinaia e centinaia di concittadini di Santa Flavia, Porticello, Sant'Elia e Solanto, ma anche di Bagheria, allorchè c'erano da affrontare nelle famiglie patologie che richiedessero il ricovero o l'assistenza in centri altamente specializzati.

E' giusto dirlo: nei momenti talora convulsi se non drammatici in cui le famiglie e i pazienti si venivano a trovare, in caso di diagnosi infauste o comunque impegnative, trovavano il lui un confortante incoraggiamento, il giusto consiglio,  il suggerimento sulla strada più opportuna da percorrere all'interno delle strutture sanitarie.

Il dottore Pietro Caltagirone c'è stato sempre, e per tutti, non solo per i vecchi amici, e tra questi ci annoveriamo, e conoscenti ma per chiunque, ricco o povero, nobile o spiantato, lo chiamasse e richiedesse un suo intervento, una sua parola o un suo consiglio.

E l'amministrazione di Santa Flavia certa di interpretare i sentimenti di riconoscenza e di gratitudine per uno dei suoi figli migliori sabato sottolineerà il valore della sua appartenenza alla comunità flavese.

Angelo Gargano

Piovono finanziamenti sulle scuole pubbliche di Casteldaccia: oltre 1.500.000 di euro per finanziare lavori di adeguamento alle norme CEI e antinfortunistica, per lavori di messa in sicurezza, nonché per l'efficientamento energetico.

Sono i risultati di un impegno profuso dall'amministrazione Spatafora, nella persona dell''Assessore alla Pubblica Istruzione, Marzia Santoro in stretta cllaborazione con il capo dell'UTC del Comune di Casteldaccia, Arch. Maria De Nembo, che hanno speditamente proceduto negli adempimenti legati al DECRETO DEL FARE.

Le richieste dettate dal DDL chiedevano progetti, anche di massima, , per un importo complessivo di € 800.000,00, ed un cofinanziamento da parte del comune.

I progetti presentati dall'Ing. Alagna, per conto del Comune di Casteldaccia, hanno sortito i seguenti finanziamenti:

- I.C. CASTELDACCIA, plesso Scuola Media via Cattaneo, € 548.000,00 di cui € 477.000,00 a carico di Stato e Regione e € 70.000,00 a carico delle case comuali;

- I.C. CASTELDACCIA, plesso Scuola Primaria via Trapani, € 781.255,00 di cui  € 125.000,00 a carico del Comune di Casteldaccia.

La compartecipazione comunale alla spesa ha fatto sì che i progetti guadagnassero 5 punti, necessari all'aggiudicazione del finanziamento.

I lavori, che finalmente renderanno gli Iatituti scolastici casteldaccesi efficienti ed a norma, saranno appaltati entro il 31 ottobre, tempi dettati dallo stesso decreto.

Nel frattempo si stanno completando i lavori della Scuola Elementare di via Lungarini, grazie ad un finanziamento di € 250.000,00 da parte del Provveditorato OO. PP. , grazie al quale si sta intervenendo per la messa in sicurezza dell'edificio e per l'efficientamento energetico.

'L'obiettivo degli amministratori - come viene precisato in una nota diffusa dal portavoce del sindaco - è ovviamente quello di riuscire a garantire sempre al meglio il diritto allo studio, avendo sempre come obiettivo la sicurezza degli alunni, degli insegnanti e degli operatori tutti delle scuole'
 

Finalmente ! in data odierna il sindaco di Santa Flavia, Salvatore Sanfilippo ha firmato l'ordinanza N° 22 del 4- luglio-2015 che disciplina 'l'accesso al tratto di mare piano antistante l'antica Tonnara di Solanto ed aree limitrofe, essendo state di recente chiusi tutti i varchi preesistenti'.

L'ordinanza cita in premessa la nota dell'Associazione Legambiente che segnala l'impossibilità per i cittadini ad accedere a Solanto; successivamente viene richiamata l'ordinanza Commissariale n° 124 del 21.12.1992 con la quale la Commissione straordinaria ordinava al signor Vanni Calvello Vincenzo (...) di ripristinare il pubblico accesso dell'area in oggetto 'rimuovendo i cncelli abusivamente realizzati che lo impediscono'.

Viene richiamata altresì l'ordinanza n° 101 del 22.09.1993 che revocava la precedente ordinanza 124 del 1992 nella quale veniva disposta esclusivamente la cancellazione dalle strade comunali di alcune vie di Solanto', e considerato si prosegue nell'odierna ordinanza che 'anche oggi persistono i motivi nell'ordinanza n° 124/92 e cioè che ' ..è da parecchi anni che viene esercitato il pubblico transito, anmche con veicoli, per l'accesso alla battigia...'

'Visto il P.U.D., il piano di utilizzo del Demanio, che investe anche il tratto di cui alla presente che consentirà al Comune il riutilizzo in maniera più organica delle aree demaniali, e che il Comune ha in fase di studio la sistemazione delle coste in chiave di utilizzo con adeguati accessi pubblici al mare'

                                                                                                                             ORDINA

al signor Vanni Calvello Vincenzo la  immediata riapertura dei cancelli posti nella via ex-Galati al fine di consentire il pubblico accesso al mare ai cittadini.

Firmato Salvatore Sanfilippo, sindaco di Santa Flavia.

Riportiamo una lunga dichiarazione a commento dell'ordinanza che ci è stata rilasciata dagli animatori del Gruppo facebook 'Giù le mani da Solanto', Angelo Aiello e Leonardo Puleo

"E dopo Scopello, anche la Tonnara di Solanto sarà riaperta al pubblico. Il Comune di Santa Flavia ha emesso oggi un'ordinanza che impone ai proprietari di riaprire i varchi che per consuetudine storica permettevano l'accesso alla spiaggia de La pietra chiara trasformando un'area demaniale in meta esclusiva dei clienti di un club nautico e dei residenti.

E proprio sulla base della demanialità di quel pezzo di costa, che il sindaco Salvatore Sanfilippo ha fondato la sua ordinanza dopo le forti pressioni esercitate dal comitato spontaneo Giù le mani da Solanto.

Già a partire dallo scorso anno infatti, il comitato lamentava l'occupazione della spiaggia con relitti di barche e attrezzature sportive appartenenti al club, per tutta risposta quest'anno i cancelli sono stati chiusi e da maggio – inevitabile - è partita l'azione.

Dopo l'interessamento dei media e di Legambiente e alcune azioni dimostrative dei volontari, il Comune ha deciso di intervenire e ha convocato le parti e dipanato una matassa di provvedimenti su provvedimenti che si erano sovrapposti nel tempo. Adesso, entro 10 giorni dalla notifica, tutti i varchi dovranno essere riaperti.

Soddisfatti gli attivisti che ringraziano il sindaco Salvatore Sanfilippo per l'impegno profuso per ripristinare la legalità e affermare il principio della pubblicità del demanio."

 

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