Attualità

E' stata trovata questa formula per 'aggirare' il divieto implicito della Confraternita di S.Giuseppe e dell'arciprete della Chiesa Madre, padre Giovanni La Mendola, ad usare in occasione delle celebrazioni laiche e di intrattenimento l'espressione 'Festa di San Giuseppe'.

Solo poche battute possiamo riferirvi sulla conferenza stampa aperta dal sindaco ed alla quale è presente l'assessore R.Balistreri che ha riferito cose già note: la Confraternita considerava pregiudiziali per lo svolgimento della Festa le luminarie e i giochi di artificio, e pare che fosse difficile venire incontro a queste richieste.

La festa comunque si farà perchè, dice giustamente il sindaco, le spese per la cultura e la salvaguardia delle tradizioni popolari sono spese utili ed essenziali.

Il programma rimane sostanzialmente quello che avevamo pubblicato con poche modifiche: teatro e visite guidate a palazzo Butera , la Banda Mascagni in piazza Madrice il 31 luglio, dancing in piazza Levante il sabato, il gruppo di 'Apertura a strappo' a villetta Ugdulena, Scuola di danza e Manuela in piazza la domenica e chiusura il lunedì con la Sfilata dei carretti siciliani e Folkage con Anna Bonomolo e Stefano Alioto in piazza Madrice, con i botti alle 24. per chiudere.

Costo sui 20.000-25.000 euro; non è stato possibile per il no di Fabio Carapezza Guttuso  attingere ai fondi delle iniziative finanziate per il centenario di Guttuso; quindi la festa si farà con fondi comunali.

A questo punto il sindaco si è impancato a maitre a penser, iniziando una traballante lectio magistralis  su come si debbono comportare i giornalisti ( per esempio 'debbono dare le notizie in positivo') e su cosa debbono fare i veri giornalisti, per esempio riferire le fonti a cui attingono le notizie ( quando anche i bambini sanno che in Italia le fonti del giornalista sono tutelate con una specifica legislazione), ma tant'è.

A questo punto non abbiamo resistito oltre ed abbiamo salutato la compagnia. Ma la sostanza è questa e c'è tutta.

Angelo Gargano

Abbiamo ricevuto a firma della Confraternita di San Giuseppe e dell'arciprete della Chiesa Madre, padre Giovanni La Mendola un comunicato che pubblichiamo inetgralmente.

Questo il testo:

Il sottoscritto Parroco, la Confraternita “Patriarca San Giuseppe” al fine di evitare facili strumentalizzazioni, diffusione di notizie pretestuose, false o di parte, tengono a fare alcune puntualizzazioni.

Premesso che: la Festa di San Giuseppe non è la ricorrenza liturgica del Santo che come tutti sanno cade il 19 Marzo, ma la Festa cittadina di Bagheria, da tempo immemore fissata nella prima domenica di agosto, istituita ufficialmente dal comune come Festa Patronale. Per tale motivo la mancata realizzazione
dell’evento ha da sempre comportato la totale assenza di manifestazioni esterne, sia religiose che laiche, come è avvenuto nell’epoca recente nel 1993 e nel 1994 sotto la gestione commissariale, nel 1995 con l’Amministrazione Valentino appena insediata, e nel 2008 con l’Amministrazione Sciortino.

Responsabile della Festa è il Parroco a norma del diritto canonico, gli oneri e le modalità per l’individuazione dei fondi sono interamente a carico dell’amministrazione comunale, essendo altresì a carico della Confraternita quelli relativi ai festeggiamenti riguardanti il 19 marzo.

La funzione della Confraternita per la Festa è semplicemente quella di assicurarsi che venga garantito almeno un minimo nei segni tipici della Festa (luminarie, tamburinai, banda musicale, giochi pirotecnici, etc.), nell’intrattenimento per la città e di provvedere al programma religioso. Mai si è sindacato sulla qualità o meno del programma dell’Amministrazione né tanto meno fatto richieste in denaro anzi si è stati costretti diverse volte, a costo di sacrifici personali dei confrati nonostante non fosse di nostra competenza, a sopperire a qualche mancanza spesso anche economicamente consistente.

Veniamo ai fatti di quest’anno:

1. Nel mese di aprile scorso i rappresentati della Confraternita “Patriarca San Giuseppe”, a nome del parroco hanno invitato gli organi preposti del comune ad un incontro avente per oggetto la Festa di agosto del Santo Patrono. Siamo stati invitati ad attendere l’approvazione del bilancio comunale.

2. All’inizio del mese di giugno scorso preso atto che non erano inserite in bilancio somme da destinare alla Festa, l’Assessore Balistreri che rivendicava comunque la direzione artistica della Festa si impegnava a saggiare la disponibilità a collaborare di alcuni sponsor e ci avrebbe informato al riguardo.

3. Nel mese di giugno scorso il signor. Sindaco interpellato sull’argomento festa, aveva garantito la convocazione imminente di un “tavolo tecnico” …. Non se ne fece nulla!

4. Nel mese di luglio in seguito ad un ulteriore incontro sempre sollecitato dalla Confraternita l’Assessore Balistreri ha prospettato la possibilità che Festa potesse essere finanziata con fondi regionali, impegnandosi tuttavia,a garantire il minimo di quanto citato prima poiché la F esta potesse realizzarsi.

5. Lunedì 20 luglio scorso, in Chiesa Madre si è tenuto un ulteriore incontro con l’Assessore Balistreri nel quale si impegnava a garantire oltre ad alcune manifestazioni di piazza, anche luminarie, banda musicale per la processione e giochi pirotecnici. Puntualizzava tuttavia, che per varare il tutto occorreva una firma (sic.) da parte della regione, garantendo a prescindere che avrebbe realizzato i suddetti impegni, ma chiedendo altresì collaborazione per quanto riguardava i tamburinai e parte della banda musicale. Da parte dei presenti si prendeva atto di quanto dichiarato e con sacrificio si dava disponibilità per quanto richiesto.

6. Giovedì 23 luglio scorso, a seguito della comparsa, a nostra totale insaputa, del programma comunale sugli organi di stampa, anche noi abbiamo varato il nostro programma religioso, già del resto pronto da mesi.

7. Lunedì 27 luglio scorso, l’Assessore Balistreri in un ulteriore incontro al comune con i rappresentati della confraternita intenti alla definizione del programma, informava i suddetti della sopravvenuta impossibilità ad onorare gli impegni presi. Intorno alle ore 20:00 si apprendeva dagli organi di stampa la volontà di realizzare la Festa, smentendo quanto affermato al mattino e sempre senza informare né il Parroco né la Confraternita.

Non abbiamo parole!

A questo punto riteniamo tale modo di agire un’offesa alla cittadinanza tutta VERGOGNA!!!.

Comunichiamo al riguardo come Parroco responsabile a termine di diritto canonico e come Confraternita all’unanimità come sancito dalla riunione straordinaria tenutasi ieri che LA FESTA DI SAN
GIUSEPPE NON SI FARA’.

Invitiamo pertanto l’Amministrazione Comunale qualora volesse per la circostanza organizzare ugualmente “manifestazioni laiche” a non utilizzare la dicitura Festa di San Giuseppe.

Troppa acqua è passata sotto i ponti aldilà della crisi finanziaria, del dissesto comunale, il vero motivo è da ricercare altrove. Qualcuno più che omaggiare il Santo Patrono, che ha sempre segnato, nel passato, momenti di forte aggregazione religiosa, civile e sociale di festa paesana, condivisa dalla stragrande maggioranza della città; ritiene prioritario altro, non considerando, aldilà del fatto religioso la forte valenza di ricarica sociale che ha rivestito la festa estiva di “San Giuseppe rà Baaria”

Pertanto
Invitiamo tutti i fedeli devoti domenica 2 agosto alle ore 19:00 in Chiesa Madre nella solenne Santa Messa. Pregheremo tutti insieme il nostro Patrono, che ci conforti tutti a non perdere la speranza per la rinascita di questa nobile città che non merita di essere ridotta cosi.

L’Arciprete Sac. La Mendola Giovanni

La Confraternita “Patriarca San Giuseppe”  

 

E' uscita lo scorso venerdì allegata al 'Giornale di Sicilia' l'ormai tradizionale guida dei 'Ristoranti e Pizzerie di Sicilia 2015/2016', ed il nostro territorio fa la sua bella figura. Quest'anno, come si dice nella presentazione, la Guida ha selezionato 163 locali ed oltre che i Ristoranti e le Trattorie con cucina tipica e tradizionale circa quaranta Pizzerie sparse in tutta la Sicilia, e Bagheria c'è con l'inossidabile 'Mata Hari', con i suoi tre soci fondatori, Giacomo, Martino e Paolo,  che attira clienti soprattutto dalla città e dal circondario; non può mancare nella sezione cucina tipica lo storico 'Don Ciccio' di Santo Castronovo ed a brillare nella sezione Gourmet è naturalmente la nuova stella di Tony Lo Coco, con il ristorante 'I Pupi'.

Non può che essere motivo di profonda soddisfazione, per quanti continuiamo a credere che il rilancio della nostra economia passi anche dall'accoglienza, perchè al di la della fascia di appartenenza i titolari hanno due caratteristiche in comune: la passione per il loro lavoro e la qualità dei prodotti che portano a tavola, e questi requisiti a lungo andare si rivelano sempre paganti

C'è anche Porticello con ben due locali che offrono una cucina tradizionale a base di pesce, l'Arrhais ed il Faro verde. Di nostro aggiungiamo che oltre a questi locali, di recente abbiamo segnalato per il 'Can Caus' di Sant'Elia dei fratelli Galioto  e per il bagherese Giovanni Aiello del 'Barone di Munchausen', la certificazione di locale raccomandato da Trip advisor.

Ma in provincia di Palermo scala la classifica anche una piccola realtà madonita, Castelbuono, da sempre meta di un turismo d'elite del fine settimana in autunno e primavera;  oltre all'ormai famoso panettone dei Fratelli Fiasconaro ed  al noto Nangalarruni, si affiancano oggi sempre con cucina tipica, il Palazzaccio e la pizzeria/gourmet A Rua Fera.

E' utile la Guida perchè in questa Sicilia, che conosciamo troppo poco, si possono programmare escursioni e fine settimana che oltre a consentirci di visitare luoghi unici per la loro bellezza e la loro storia, ci possono portare in una sorta di tour delle eccellenze di cucina.

Alcune 'curiosità' della Guida: a segnalarsi in maniera prepotente sono 'Le terre di Montalbano', che in un territorio esiguo per popolazione riesce a mettere circa venti locali in evidenza  tra Ragusa, Modica e Scicli.

L'eccellenza del due stelle Ciccio Sultano de 'Il Duomo' di Ragusa Ibla, si sta rivelando positivamente 'contagiosa' facendo crescere altre realtà che rendono la provincia di Ragusa una vera eccellenza delle eccellenze in Sicilia, ed i dati sulle presenze turistiche lo certificano abbondantemente.

Infine, a parte Palermo con i suo 30 locali segnalati, i capoluoghi di provincia, Ragusa e Trapani a parte, non brillano molto: più interessanti invece i medi centri che oltre a quelli già citati annoverano Licata con tre locali segnalati assieme all'inevitabile La Madia di Pino Cuttaia, e Taormina; e non potrebbe essere altrimenti trattandosi della cittadina siciliana in assoluto più visitata.

Un 'ultima notazione sulle isole minori: ci sono le Eolie ed Ustica. A Lipari  si raccomanda sempre 'Il Filippino' ma c'è  una new entry, Il Signum di contrada Malfa a Salina; scelta, spiegano gli estensori della Guida, dettata dal fatto che è il ristorante che offre da parte della giovane chef  Martina Caruso la migliore scelta dei vini, e per noi, conclude Fabrizio Carrera che firma la presentazione, 'la possibilità di bere bene vale il viaggio'.

E non possiamo dargli torto.

Angelo Gargano

Rispetto alle conclusioni cui si era arrivati stamattina dopo la riunione che si è svolta in comune in cui si erano incontrati  da un parte l'assessore Rosanna Balistreri, ed il dirigente dottore Costantino Di Salvo  e dall'altra il superiore della Confraternita Sergio Cannizzaro assieme ad un altro rappresentante, pare che l'amministrazione abbia deciso di fare retromarcia rispetto alle palesi ed inequivocabili posizioni di disimpegno assunte nell'incontro dall'assessore Balistreri rispetto all'organizzazione dei festeggiamenti.

Stamattina l'assessore Rosanna Balistreri ha sostenuto che non essendoci i fondi necessari, neanche quel minimo di programma che era stato abbozzato avrebbe potuto essere realizzato, lasciando di stucco i rappresentanti della Confraternita che non hanno potuto far altro che prendere atto della posizione dell'amministrazione, tant'è che in una riunione svoltasi questo pomeriggio tra i membri della Confraternita e l'arciprete della Chiesa Madre, padre Giovanni Lamendola, e conclusati qualche minuto fa, l'orientamento che è emerso e che sarà formalizzato domani con un comunicato stampa è quello di non dare la 'paternità' del nome di San Giuseppe alle iniziative che pare adesso l'amministrazione vuole comunque portare avanti.

Stasera, e solo dopo il nostro articolo che riportava i contenuti sostanziali dell'incontro di oggi, arriva un comunicato dell'Ufficio stampa del comune che annuncia una conferenza stampa per mercoledì e che recita:

"La festa in onore di San Giuseppe, patrono di Bagheria si farà. Dopo la notizia circa la possibilità di non onorare il Santo diffuse dalla stampa locale, in città si è scatenato il caos tra gli interessati da sempre legati alla figura del Santo Patrono. La festa si farà, è ufficiale. Questo l’annuncio dell’assessore alla Cultura, Rosanna Balistreri.

I festeggiamenti si terranno” fa sapere l’assessore che annuncia per mercoledì prossimo, alle 11, una conferenza stampa per presentare il programma che, rispetto a quanto diffuso dagli organi di stampa, frutto di una delibera pubblicata all’Albo pretorio (che dovrà essere variata) sarà modificato e comunicato in conferenza stampa.

“Le attività culturali nel periodo di San Giuseppe verranno garantite, nonostante il dissesto” – dice il sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque, perché crediamo che le spese per la cultura, gli eventi e gli spettacoli non sono spese inutili, soprattutto in una città come Bagheria che fa della Cultura un suo pilastro portante”.

Evidentemente è una inversione di 180° rispetto alla posizione presa nell'incontro di stamattina, in cui si erano allargate le braccia, sostenendo che non c'erano risorse. Adesso bisognerà lavorare per superare le legittime resistenze della Confraternita che  dopo il niet di stamattina aveva programmato solo  una funzione religiosa per domenica prossima.

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