Attualità

Che il Binge Drinking sia una abitudine consolidata tra i giovani e i meno giovani è fuor di dubbio, e che l’attenzione sugli effetti catastrofici dell’alcool negli ultimi tempi si sia ridimensionata (in estate drink e aperitivi sono un must che il mercato non può non assecondare) lo è altrettanto.

Eppure le conseguenze di una ubriacatura ormai troppo spesso non riguardano solo un mix di distorsioni cognitive e perdita di contatto con la realtà (leggasi sballo), perchè in realtà le conseguenze più temute, quelle che cronicizzano i sintomi, riguardano uno stile di vita fatto di abitudini all’alcool, e sempre più spesso mi capita di incontrare in studio giovani e madri preoccupatissime che provano a capire i propri figli che manifestano paure ed ansie di ogni genere.

Il problema è che almeno il 60% dei ragazzi che frequentano le scuole superiori ha avuto almeno una abbuffata alcolica, che consiste nel bere alcolici uno dietro l’altro nella stessa serata, con l’obiettivo dichiarato di sballare.

La verità è che il consumo alcolico tra i giovanissimi è in forte aumento in tutta Italia. Le conseguenze negative sono molteplici e non riguardano un solo aspetto: effetti negativi sulla salute mentale (con interferenze per la vita affettiva e relazionale), sull’apparato gastrointestinale, esiti di tipo neurologico, alterazione della sfera sessuale, danni al fegato.

Tanto che recentemente una ricerca realizzata dalla Fondazione Italiana Ricerca in Epatologia ha scandagliato le abitudini di circa 3000 liceali nella regione Lazio mettendo in evidenza uno stile di vita ad alto rischio caratterizzato proprio da cattiva alimentazione e abuso di alcool.

Dalla ricerca è emerso che quasi un adolescente su dieci è già alcoldipendente!

Il 17% delle intossicazioni alcoliche che arrivano in pronto soccorso coinvolgono ragazzi con meno di 14 anni!

Le abbuffate alcoliche rappresentano un enorme fattore di rischio per tutta la comunità (si pensi agli esiti degli incidenti stradali) e sicuramente sono in grado di facilitare l’insorgere di altri problemi alcool-correlati in comorbidità quali attacchi di panico, depressione, disturbi cognitivi in genere, disturbi del sonno, cambiamenti repentini dell’umore, danni neurologici ecc..

La situazione a Bagheria probabilmente non è molto diversa da quella presente in altre regioni d’Italia. Non disponiamo però di dati e numeri certi. Dal mio osservatorio clinico posso confermare una realtà non molto diversa da quella che le ricerche stanno cominciando a mettere in luce, anche se c’è troppo silenzio attorno all’alcool, ma c’è tanto che si può fare.

Sarebbe utile ad esempio iniziare un attento lavoro di monitoraggio delle abitudini alcoliche degli adolescenti di Bagheria e zone limitrofe, accompagnato da una seria attività di educazione al fine di prevenire gli stili di vita non sani.

Il messaggio da dare a questi giovani è che si possono godere la vita, ma senza perdere la testa.

Dott. Francesco Greco
Tel. 392 2965686
http://www.consulenzapsicologicaonline.blogspot.it
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
____________________________________________

Il Dott. Francesco Greco, Psicologo e Psicoterapeuta, è specialista in Psicoterapia Cognitivo
Comportamentale. Svolge attività clinica per i disturbi d'ansia, depressione, disturbi
dell’alimentazione, abuso di sostanze, internet addiction, disturbi dello sviluppo, consulenza di
coppia e familiare a Bagheria (Pa).
________________________________

Caro sindaco Cinque, mi permetto di scriverLe tramite la redazione di BagheriaNews. Lungi da me tediarla con richieste pressanti, o dissertazioni ampollose.

Nulla che possa distoglierla dalla organizzazione della annuale festa patronale.
Nulla che possa essere paragonabile all'altissima diatriba che in questi giorni arroventa il già caldo clima bagherese: luminarie Si, luminarie No, e ancora giochi pirotecnici Si, giochi pirotecnici No.
La mia perplessità riguarda un qualcosa che è così poco importante da essere quasi invisibile.
Ma no, non invisibile...direi di più, incolore....insapore e aggiungerei anche inodore.


PARLO  DELL' ACQUA.

E pare incredibile, questa cosa così semplice e poco appariscente, sembra sia fondamentale per la vita di ogni persona (dicono, per lo meno).
In alcuni luoghi remoti che fanno parte dello sconfinato territorio cittadino questa risorsa preziosa manca.
Per esempio a Mongerbino (subito dopo la discesa a mare detta dei "francesi"), dove, in due mesi, l'acqua è stata erogata solo  due volte.
E quando dico due intendo 2, non un numero esiguo buttato lì tanto per significare "poche volte".
Ma capisco che Mongerbino sia distante dal centro nevralgico della vita bagherese.
Si arrangino....chi gli ha detto a "quelli" di scegliere di vivere a mare.....hai voglia d'acqua a mare....
Va bene.
Ma lei ha mai fatto una passeggiata in corso Butera uscendo dal comune?
L'acqua manca pure lì...
No, non è proprio vero che manchi.
L'acqua c'è ma ci sono talmente tante perdite che non arriva alle case.
Passi da via Paternostro (è due strade sotto al comune, non la landa desolata di Mongerbino).
Passi, vedrà quanto spreco.....
Quando passare mi chiede lei????
Ah, magari le potessi indicare un giorno preciso in cui venire a dare un'occhiata ...ma non posso farlo.
Perché, oltre a sprecarsi inutilmente, l'acqua non viene più fornita in turnazione regolare ma (come posso farlo capire senza risultare volgare??? vediamo...ecco) a "capocchia".
Che tradotto significa: l'acqua vi arriverà nel giorno in cui l'operaio addetto si ricorderà che magari potrebbe anche servirvi....
Questa è efficienza!!!!
Ma...su ora torniamo alle luminarie e ai giochi pirotecnici!!!!

Angelo D'Amico
 

Non c'è che da affidarsi ai proverbi che hanno segnato la storia, in questo caso del mugnaio di Potsdam che con la sua testardaggine riesce a superare la barriera di organi di giustizia compromessi per avere resa ragione direttamente dall'imperatore  contro l'arbitrio e la prepotenza di un nobile, che aveva bloccato per il suo comodo le sorgenti di acqua che alimentavano il suo mulino.

Oggi quel mulino è meta turistica e fa parte di quei luoghi simbolo della Germania, dove arrivano carrettate di visitatori ed a noi capitò di visitarlo nell'ormai lontano 1984. 

Ma torniamo ai fatti nostri. Siamo ormai ad agosto e babbiannu babbiannu l'estate sta finendo ed ancora una volta i cosiddetti nobili, chierici, laici, togati, affaristi e villettari  si fanno beffa dell'ordinanza di un sindaco, espressione dell'Italia repubblicana.

La storia è sin troppo nota per doverla raccontare dall'inizio, fatto sta che la vicenda sembrava aver trovato un punto fermo in una ordinanza sindacale la n° 22 del 04.07.15 che, avendo individuato nelle carte del P.R.G.  una previsione di accesso al mare ordinava al signor Vanni Calvello Vincenzo "di ripristinare il pubblico accesso dell'area in oggetto rimuovendo i cancelli abusivamente realizzati che lo impediscono"

Ma cosa succede ? pare che  il signor Vanni Calvello Vincenzo così presente e puntuale per reclamare i suoi 'diritti' all'improvviso diventa un fantasma introvabile al punto che per settimane  è  stato impossibile notificargli l'ordinanza, e ancora oggi non si sa se questa notifica sia avvenuta  o meno.

Anche i gonzi avranno capito che è dentro l'amministrazione di Santa Flavia che si annidano le compiacenze se non le vere e proprie complicità di chi, anzichè portare avanti le ordinanze del sindaco Salvatore Sanfilippo, capo dell'amministrazione, che tutelano gli interessi comuni, fanno di tutto per dare una manina o una manona  a chi sta fuori..

Insomma dentro il comune di Santa Flavia c'è chi disfa di notte la tela che altri tessono di giorno.

Per non farla lunga ricordiamo comunque all'Amministrazione flavese, qualora non lo sapesse, che ha in mano due armi decisive: in primis esiste la notifica attraverso l'Albo Pretorio, perchè non basta che il destinatario di un'ordinanza si sottragga alla notifica o che qualche dipendente furbo o infedele meni il can per l'aia perdendo tempo a notificare, per potere rendere inefficace un'ordinanza.

In secondo luogo tutte le ordinanze sindacali hanno una chiosa finale: " E' fatto obbligo  di rispettarla e, a chi naturalmente ne ha titolo, anche di farla rispettare".

Allora semplicemnte si notifichi all'Albo Pretorio e scaduti i termini  il sindaco di Santa Flavia con la sua brava fascia tricolore coadiuvato dalle forze di Polizia applichi in maniera forzosa l'ordinanza.

C'è anche l'altra strada, ed è quella percorsa dal mugnaio di Potsdam: le associazioni locali, Lega Ambiente in testa, il gruppo facebook  'Giù le mani da Solanto', i partiti che ritengono di dover tutelare gli interessi collettivi, i sindacati se ci sono, ecc... preparino un bel dossier in cui si rifà sin dall'inizio la storia della vicenda in tutti i suoi aspetti, si allegano foto, documentazioni e testimonianze e lo presentino come esposto-denuncia in forma pubblica, ufficiale  e solenne alla Procura della Repubblica di Termini Imerese, competente per territorio.

Come a Berlino il Kaiser,  anche là, nella piccola Termini Imerese, ci sarà pure un giudice.

Per quanto ci riguarda sosterremo la loro battaglia e, se necessario, aggiungeremo la nostra firma.

Angelo Gargano

Abbiamo ricevuto questa lettera firmata che evidenzia una serie di criticità legate alla vivibilità e accessibilità di Solanto, frazione di Santa Flavia.

Ecco il testo:

Il Sindaco di Santa Flavia (Pa) Dott. Salvatore Sanfilippo ha scoperto che nel suo comune esiste la frazione di Solanto per due motivi:

-Versamento di liquame direttamente al mare, lato ex Hotel Zagarella, a causa di soprapieno dei pozzi neri di Largo Cisterna, per via dei guasti delle pompe di aspirazione. Ovviamente vi sono state delle denunce.
-Sua ordinanza, n°22 del 04 luglio 2015, al fine di fare aprire i cancelli dell'ex Tonnara di Solanto, per consentire l'accesso al mare.
Questi sono stati gli unici due provvedimenti sulla frazione di Solanto, da quando è stato eletto il 08/05/2012.

Descrivo di seguito le problematiche e i disagi che vi sono a Solanto.

a) Dall'insediamento della nuova giunta, a partire dal mese di Giugno 2014 fino a metà Gennaio 2015, la Coinres ha stranamente sospeso il servizio di ritiro sacchetti e pulizia di Via Castello e di Largo Cisterna; dobbiamo ringraziare la famiglia Vanni Calvello, che si è sostituita alla Coinres, e a qualche volontario che ha ritirato i sacchetti a qualche vecchietta.

b) Su Largo Cisterna non esiste una numerazione delle case, tranne che per alcune, e in ogni caso senza alcun criterio logico.

c) Su Largo Cisterna esiste un passaggio pedonale a mare lato ex Hotel Zagarella, non indicato da nessun segnale da almeno 23 anni; peraltro, dal momento in cui i liquami si sono riversati in mare (lato passaggio pedonale), e parlo del mese di luglio 2015, non è stato posto alcun divieto di balneazione.
Grazie all'interessamento del consigliere comunale Venturi Milena, sono riuscito a fare pulire il passaggio a mare, dopo che da 12 anni nessuno si era in tal senso interessato.
Problema stradale inerente alla S.S. 113

d) Se si parte da Santa Flavia verso Casteldaccia, per svoltare in Via Olivetana, debbo fare inversione di marcia (causa striscia continua) al cimitero comunale

e) Se devo svoltare per Solanto venendo da Santa Flavia, sono costretto a fare inversione di marcia a Casteldaccia (causa striscia continua), ed immettermi sull'altra corsia

f) Se parto da Santa Flavia e devo svoltare a Fondachello, devo fare inversione di marcia a Casteldaccia (causa striscia continua), perché sul lato Rotonda vi è divieto di accesso

g) Partendo da Casteldaccia, se devo svoltare per la località Giannone, quasi attaccata al Pastificio Tomasello, devo fare inversione al cimitero comunale (causa striscia continua)

altInvito il Sig. Sindaco ad uscire con la sua macchina da Solanto, in direzione Santa Flavia, e si troverà le macchine che vengono da Casteldaccia in piena curva a gomito, che sfrecciano a 50 km orari (in regola con il codice stradale); viceversa, venendo da Casteldaccia, a causa dell'assenza di segnaletica stradale, si rischia di venire tamponati.

Manca, inoltre, nei due sensi di marcia, la tabella stradale che indica la frazione di Solanto. Le cose sopra elencate sono delle follie amministrative che mettono a rischio l'incolumità di parecchie persone ogni giorno.

L'art. 2 del codice della strada, approvato con decreto legislativo n°285 del 30/04/1992 e successive modificazioni recita:

Comma 4: I tratti di strade statali, regionali, provinciali, che attraversano i centri abitati con popolazione superiore ai 10,000 abitanti, individuati a seguito della delimitazione del centro abitato, prevista dall'art. 4 del codice della strada, sono classificate quali strade comunali con la stessa deliberazione della giunta municipale con la quale si procede alla delimitazione medesima

Comma 5: Successivamente alla emanazione dei provvedimenti di declassificazione delle strade previste agli artt. 2 e 3, alla emanazione dei decreti di passaggio di proprietà ed alle deliberazioni di cui ai commi precedenti, si provvede alla consegna delle strade e dei tronchi di strade fra gli enti proprietari.

Comma 6: La consegna all'ente nuovo proprietario della strada è oggetto di apposito verbale de redigersi in tempo utile per il rispetto dei termini previsti al comma 7 dell'art. 2 ed entro 60 giorni dalla delibera della giunta municipale per i tratti di strada interni ai centri abitati con popolazione superiore ai 10,000 abitanti.

altCome si evince, dunque, il comune si può prendere in carico la S.S. 113 di sua competenza e mettere le sue segnalazioni e i suoi limiti di velocità: nella curva di Solanto, per esempio, il limite di velocità dovrebbe essere di 20 Km orari, così come andrebbe tolta la striscia continua nei tratti sopra esposti.

L'amministrazione comunale sarà assente come sempre o, con questa mia lettera che vuole essere una critica costruttiva, si sveglierà dal suo letargo, dicasi anche per i consiglieri di opposizione ?

Domenica 26/07/c.a. , alle ore 11,00 nel tratto pedonale che parte dall'ex Hotel Zagarella fino alla Via Olivetana, vi erano n. 4 macchine posteggiate dentro il percorso pedonale, e n. 14 negli scivoli.
Il lunedi alle ore 11,00 abbiamo migliorato, vi erano soltanto 10 macchine negli scivoli che ostruivano il passaggio pedonale per la gioia dei turisti alloggiati nell'Hotel, che erano costretti ad uscire ed entrare dalla S.S. 113.
I vigili urbani dove sono?
Tanto vi dovevo

Santa Flavia

Montesanto Antonino
 

Altri articoli...