Attualità

Gentile Direttore, ci risparmieremmo volentieri di replicare al signor (sì, signore, perchè è così che nell'Italia repubblicana si dice) Vanni Calvello dato che – da quanto ha scritto - pare averci denunciato, ma il contenuto diffamatorio delle sue affermazioni impone una replica, quantomeno per i numerosi cittadini e questo stesso giornale che tanto ci hanno seguito.

Vi evitiamo volentieri l'excursus storico e i diritti dinastici (ma potremmo fare un lungo elenco di beni pubblici o di pubblica fruizione che ad un tempo sono appartenuti alla nobiltà o allo Stato pontificio) e passiamo brevemente all'attualità.

Quest'anno, dopo trentennale consuetudine di libero ingresso al mare di Solanto e cancelli aperti, tutti i varchi di accesso alla spiaggia de “La pietra chiara” alla ex Tonnara di Solanto sono stati chiusi. In questo modo, l'affittuario del sig Calvello che tiene lì un Club nautico-lido balneare ha potuto imporre una tessera a chiunque volesse accedervi. 

Il gruppo spontaneo Giù le mani da Solanto, che già da qualche tempo lamentava il continuo espandersi del lido balneare anche in tratti che risultano demaniali (possiamo produrre dichiarazioni di persone che sono state intimate dai dipendenti del lido ad allontanarsi dalla battigia perchè appartenente al principe) si è rivolto al Comune di Santa Flavia e all’ufficio circondariale marittimo di Porticello per chiarimenti. 

Membri della Giunta e dirigenti del Comune ci hanno messo allora al corrente di un passaggio pedonale deciso ed indicato anche dal PRG e destinato ad essere accesso pubblico all'area demaniale e NON PRIVATA che insiste in quel tratto di costa. Alcuni membri del gruppo allora hanno chiesto i documenti urbanistici da cui il passaggio risulta libero, non recintato ed in attesa di essere reso fruibile per la comunità, ma che al momento per motivi economici non era possibile ripristinare. Sindaco e assessore competente possono confermare. 

Così, una domenica di giugno, alcuni volontari hanno organizzato una mattinata di giardinaggio per cercare di bonificare il passaggio in stato di totale abbandono, pieno di sterpaglie, immondizia e data la mancanza di una valida recinzione anche pericoloso per l’incolumità di eventuali transitanti. C' era effettivamente un muretto alto meno di un metro che non è stato minimamente sfiorato dai volontari. Non basta e non è onesto mettere tutto nello stesso calderone cercando di infamare senza il rischio di essere querelati.

Si facciano nomi e cognomi di chi avrebbe abbattuto parzialmente questo muretto, di per sé tra l'altro anche facilissimo da superare, e vedremo in sede giudiziaria chi verrà condannato. Sono stati potati alcuni bouganville e alcuni di quei fuscelli spontanei – il sommacco – tipici dei terreni abbandonati e lasciati all'incuria. Nessun albero è stato abbattuto, un'accusa del genere (fatta peraltro a degli ambientalisti) meriterebbe delle prove. 

Dopo circa un'ora, sollecitata dai residenti/sentinelle, è giunta la comandante della Polizia Municipale, in veste del tutto informale ed amichevole, che pur complimentandosi con noi per la nostra azione di volontariato e non rilevando alcun danneggiamento o abbattimento, neppure parziale di muretto, ci ha chiesto di sospendere l’attività di pulizia, perchè era meglio che facessimo comunicazione formale al Comune dell'iniziativa e di rimandare quindi la nostra azione alla settimana successiva. Noi ci siamo immediatamente fermati e abbiamo lasciato subito il luogo.

Come si evince da relazione formale, regolarmente protocollata, di cui abbiamo copia-conforme all’originale in cui la Comandante ha messo per iscritto esattamente le cose come sono andate.

Convinti tutti che quello, segnato sulla mappa catastale fosse un bene demaniale e che il passaggio fosse già stato espropriato, pertanto abbiamo prodotto e protocollato la comunicazione e la richiesta per organizzare una seconda giornata di giardinaggio e pulizia.

Dopo tre giorni dalla richiesta formale, siamo stati contattati telefonicamente dall'Assessore Sucato che ci diceva di soprassedere, perché ancora bisognava agire seguendo l'iter dell'esproprio di quell’accesso ( ci chiediamo il perchè di questa omissione per tanti anni). Inoltre il sindaco di Santa Flavia ci comunicò che vi era allo studio l'ordinanza di riapertura del cancello per l’ingresso pedonale, poi effettivamente emessa il 15 luglio , così come è stato raccontato su questa testata. 

Abbiamo pubblicato le foto di quella giornata non certo per vantarci della “bravata”, ma per sensibilizzare l'opinione pubblica sul caso e far partecipare più persone possibile. Come spesso avviene sui social network, i commenti si sono presto moltiplicati e alcuni possono anche essere sembrati sproporzionati e coloriti. Riteniamo comunque che nello scrivere, nessuno abbia commesso reato e comunque, noi Sudditi, non nobili, crediamo nello Stato di diritto e quindi anche nella responsabilità penale personale. 

altCollegare quei messaggi ad alcuni danneggiamenti subiti dall'affittuario del Calvello – peraltro in anni precedenti – è subdolo, meschino ed altamente diffamatorio. Per questa ragione stiamo valutando le affermazioni col nostro legale per intraprendere un’eventuale azione che tuteli la nostra assolutà integrità. Condanniamo senza alcuna reticenza questi vili atti perpetrati a carico del Sig. Riolo in anni precedenti.

Paragonare Solanto a Scopello è un altro errore, perché là si tutela la memoria storica della Tonnara, con accesso guidato ai turisti in una zona ad alto impatto culturale, mentre qui della Tonnara restano solo alcune ancore, lasciate sul piano Stenditore come segna-posto per le auto. A Solanto l’unico interesse perseguito è quello privato e non culturale. 

Ma andiamo adesso alla lettera in cui il Vanni Calvello dice che il sindaco Sanfilippo ha emesso l'ordinanza per interesse privato per il compiacimento di qualche suo “amichetto o amichetta”, con subdola allusione al Comitato di 'GIU’ LE MANI DA SOLANTO' (ci aspettiamo le scuse e/o querele per un’accusa di abuso di ufficio di cui il Sindaco Salvatore Sanfilippo si sarebbe macchiato).

Ebbene, questa ordinanza è stata bellamente disattesa per tutto il periodo estivo per la singolare coincidenza del cambio di residenza del destinatario. Abbiamo chiesto accesso agli atti per tutte le notifiche andate a vuoto. Questo è un comportamento previsto da qualche regolamento o è un comportamento contro legge? Non lo sappiamo, se ne occuperà chi di dovere. 

Viceversa noi siamo e saremo sempre pronti a collaborare con magistrati, carabinieri, autorità giudiziarie per chiarire tutto ciò che riguarda le nostre azioni. Incomplete e fuorvianti le altre affermazioni contenute nella lettera del sig. Vanni Calvello. Quella che lui definisce un “gioiellino di spiaggia” che il volgo prima sporcava, presenta tuttora un casotto di lamiera ondulata arrugginito (di quelli usati nei cantieri edili) che i residenti usano per stipare materassini e braccialetti di gomma. Ci sono relitti di barche issati sopra bidoni di plastica, un capannone dichiarato a quanto pare abusivo (non sanabile) e pericolante dalla polizia municipale e ciò nonostante utilizzato come deposito di natanti. 

Questo gioiellino di spiaggia è talmente preservato dal privato, che non ci spieghiamo come mai nessuno abbia vigilato sulla parte adiacente alle sdraio utilizzate per il solarium. Infatti, appena qualche metro dopo abbiamo documentato già da molti mesi, con svariate foto una discarica di sfabricidi che hanno coperto interamente quella parte di costa che sarebbe demaniale ma comunque ad oggi non accessibile.

Abbiamo altresì chiesto l’accesso agli atti di tutti i documenti ed i verbali della Polizia Municipale per verificare la Concessione Comunale e per valutare la regolarità e lo svolgimento dell’attività svolta dal Club Nautico. Attendiamo risposte formali in merito. Sarà interessante condividere con tutti voi, compreso gli amici dello sport questo aspetto legale.

Per il momento ci limitiamo a dire che fare il bagno nello stesso specchio d’acqua destinato a rampa di lancio per sport nautici dovrebbe essere almeno per scrupolo di sicurezza, interdetto dalla Capitaneria alla balneazione.

Ma il modello, per il Vanni Calvello sono proprio le spiagge private. Altra inesattezza: le strade interne a Solanto: Largo Fontana, Largo Pozzo,Via Chiesa, Via Galati( quella cha dalla S.S. 113 va fino al Mare Ex Tonnara, fino al 1993 erano incluse nell’elenco delle strade pubbliche e quindi su di esse veniva esercitato il pubblico transito.

Solo a seguito dell’Ordinanza n. 101 del 22.09.1993 veniva revocata l’ordinanza commissariale n. 124 del 1992, che aveva ordinato ai Sigg. Vanni Calvello di ripristinare il pubblico transito sulla Via Galati, così le dette strade furono cancellate dall’elenco delle strade comunali. E nonostante ciò il pubblico transito continuò e tutti ebbero accesso al mare di Solanto, fino all’ anno scorso. 

Tutto questo, gentile direttore, per affermare pubblicamente che questa annunciata azione penale non sortirà l'effetto sperato dal Vanni Calvello, perchè stiamo già lavorando per la prossima stagione e siamo così tanti e così determinati che riusciremo a dimostrare la demanialità di quella spiaggia e le irregolarità di quei cancelli e di quel club. 

Cordialmente,
Michelangelo Filippo Maria Aiello di Salvatore e Teresa da Santa Flavia e  Leonardo Puleo di Giulia e Angelo da Palermo e Solantaro per scelta, come portavoce spontanei di Giù le mani da Solanto.

 

Non è bastata la foto diffusa su facebook del sindaco di Bagheria Patrizio Cinque che riapre la valvola di mandata dell'acquedotto per far tornare tout court l'acqua nelle case dei bagheresi: quel gesto che voleva essere fortemente emblematico ha suscitato un'ondata di segnalazioni e di proteste che hanno invaso letteralmente il web e intasato i centralini del comune. 

Ma anche la Regione vuole vederci chiaro in questo repentino dietrofront del comune rispetto all'accordo firmato con l'Amap a due settimane dalla scadenza della convenzione.

Noi avevamo definito precipitosa la decisione, ma quanto sta avvenendo getta anche  un'ombra sul futuro del servizio idrico integrato che per alcuni 'segmenti' , manutenzione della rete per esempio, depuratore ecc..verrà 'affidato' a privati senza una vera concorrenza e trasparenza. E' probabile che nei prossimi giorni, anche di fronte ad altri comuni dell'Ato che hanno ripreso la gestione in house del servizio idrico, la Regione prenderà chiaramente posizione, dopo avere anche interloquito con Amap per capire se, come e quanto delle somme ricevute dalla Regione tramite l'ATO siano state effettivamente spese a Bagheria.

Nel frattempo si è complicata la situazione dell'erogazione idrica a Bagheria ed Aspra in seguito allo strappo con Amap voluto dall'amministrazione Cinque, con disagi considerevoli in numerose zone della città: c'è da riqualificare gli addetti alle manovre, preparare i letturisti, pensare alla sistemazione della rete, predisporre la bollettazione, e soprattutto definire il rapporto con gli ex dipedenti APS che operavano a Bagheria e che oggi operavano con Amap nei vari gangli del servizio, depuratore compreso.

Tutte procedure complesse che debbono essere fatte nel modo migliore e nel più breve tempo possibile. E non sarà facile senza un capitale di avvio, risorse fresche, e soprattutto senza un piano economico-finanziario, anche perchè chissà quando potranno arrivare (e verranno pagate) le prime fatture emesse dal comune di Bagheria.

Intanto l'Amap da parte sua sta incassando le fatture di acconto ed al 30 settembre con le rilevazioni dei contatori chiederà il conguaglio dal 18 maggio al 30 settembre.

Ad operare sulle condotte e a regolare l'erogazione dell'acqua quindi, ormai da giorni, non sono più gli operari Amap-ex APS appunto, ma personale comunale mentre presumibilmente saranno operai di altre ditte private che dovranno necessariamente gestire le varie fasi del ciclo integrato dell'acqua. E gli ex APS che fine faranno ?

Intanto continuano ad arrivare a decine in questi giorni le segnalazioni di cittadini più o meno esasperati che lamentano rubinetti a secco nelle proprie abitazioni, con l'acqua che in certi quartieri non viene erogata da giorni e in alcuni casi da una settimana consecutivamente, come nel caso delle zone di via Kennedy, via Matteotti e via Gramsci.

Ad Aspra la mancanza d'acqua viene segnalata specificamente in zona via Prime Rocche Cotogni, dove da una settimana consecutiva non vi è erogazione idrica.

A Bagheria la stessa situazione viene segnalata anche in via Papa Giovanni e via Aldo Moro dove la mancata erogazione perdura da giovedì, e in via Serradifalco e via Umberto Saba.

Oltre all'immancabile condominio di via Ponchielli nel quartiere Casaurro, che dopo un'intera estate senz'acqua o erogata a singhiozzo, si trova ancora a secco da diversi giorni.

Angelo Gargano

Riportiamo la lettera con cui Giuseppe Di Franco( primo a destra nella foto), musicista e organizzatore di eventi, nonchè e direttore artistico di prestigiose  rassegne  culturali nel territorio, tra le quali spicca il SOLUNTUM ART FESTIVAL, ha ricevuto dall'Accademia di Sicilia, promotori del Premio Internazionale di sicilianità Pigna d’Argento XXVIII Edizione Speciale per la Pace nel Mondo, che gli hanno comunicato la volontà di assegnargli il premio Internazionale Pigna D'argento 2015.

La premiazione avverrà a Palermo il 24 settembre alle ore 20,30 presso il Teatro Savio.

Il premio sarà consegnato a Lando Buzzanca (pigna d'oro) al prof Bruno Ficili (pigna d'oro) a Giuseppe Di Franco (Pigna d'Argento) per la direzione artistica e regia.

Gent.mo Signor
M° Giuseppe Di Franco

L’Accademia di Sicilia, nel quadro delle sue attività istituzionali, ha fondato un premio da attribuire annualmente ad insigni cittadini che, nati od operanti in Sicilia, si sono particolarmente distinti, ciascuno nel proprio settore professionale, dando della nostra Terra un’immagine di operosità e di cultura.

Durante il suo lungo percorso, l’ambito riconoscimento è stato attribuito a personalità di elevato spessore come Capi di Stato e di Governo, Vertici delle Istituzioni Civili e Militari, artisti, letterati e scienziati di chiara fama, imprenditori di eccellenza, alti prelati e gente comune impegnata nel volontariato e nella difesa dei diritti umani, della legalità e della pace. Il 15 settembre 2004, inoltre, abbiamo avuto l’onore e la gioia di consegnare la Speciale Pigna d’Oro per la Pace a San Giovanni Paolo II, Sommo Pontefice, alla presenza di migliaia di persone plaudenti.

La 28a edizione del suddetto premio che sarà presentata quest’anno, ha come tema fondamentale “La Pace nel Mondo”. Con tale tema si intendono assegnare i premi a personalità che si sono impegnate nella promozione della pace, della legalità e della difesa dei diritti umani.
Su segnalazioni pervenute a questa Presidenze e con l’unanime approvazione della Commissione Giudicatrice, siamo lieti di comunicarLe che per la sezione DIREZIONE ARTISTICA E REGIA il Premio Internazionale “Pigna d’Argento” 2015, è stato assegnato a Lei.

Nel porgerLe le nostre più vive felicitazioni, ci pregiamo invitarLa alla solenne cerimonia per la consegna dei Premi, che avrà luogo giovedì 24 settembre 2015 con inizio alle ore 20:30, al Teatro Savio - via Evangelista Di Blasi,102 - Palermo.

La preghiamo di volerci dare cortese cenno di riscontro, che ci assicuri il Suo gradimento e la personale partecipazione all’evento per il ritiro del Premio.

Alla serata saranno presenti rappresentanti delle Istituzioni civili e militari ed uno scelto pubblico la cui affluenza sarà regolata ad inviti.

Certi di averLe fatto cosa gradita e in attesa di quanto sopra, porgiamo cordiali saluti.

Il Presidente
Tony Marotta

Un'altra sfida ha raccolto in questi ultimi giorni l'Amministrazione guidata dal sindaco Fabio Spatafora, a lanciarla è la Corte dei Conti, che chiede al Comune di Casteldaccia di prendere una via diversa per la gestione dell'ASILO NIDO COMUNALE, che non riesce a recuperare dalle rette pagate dagli utenti la quota stabilita.

La volontà di Fabio Spatafora  e della sua Giunta non è certo quella di tagliare un servizio così importante per una comunità, dove la maggior parte delle famiglie vede entrambi i genitori occupati per gran parte della giornata.

Valutate tutte le opzioni di scelta, che escludano in ogni modo la chiusura della struttura, e fatto quadrato con tutti i dipendenti in forza all'asilo si è puntato al rilancio di questo servizio pubblico.

La prima miglioria riguarda l'orario di apertura, che da quest'anno coprirà, tutti i giorni, una fascia oraria che va dalle 7:30 alle 15:30, offrendo un ottimo servizio di refezione.

L'alta professionalità del personale in servizio e l'organizzazione della struttura, non limitata ad un semplice "spazio gioco", garantisce un piano di attività, che va aldilà di quello delle ludoteche. Attraverso il gioco gli infanti saranno stimolati alla curiosità, alla crescita individuale, alla creatività, alla capacità di socializzare, fornendo loro un metodo cognitivo che crea le basi per l'apprendimento futuro.

Oltretutto, con dei finanziamenti della Comunità Europea, si sta mettendo in sicurezza la struttura ed abbellire interni ed esterni, dotando l'asilo di ogni necessità, cosa che da anni non veniva fatta.

Le iscrizioni rimangono aperte anche durante l'anno scolastico, fino al raggiungimento della soglia massima di utenti gestibili da questa struttura, affinché si possano accontentare molti più cittadini possibile.

Il Sindaco Spatafora conclude dicendo: "le casse comunali vuote ci hanno fatto tagliare molti servizi, ma quelli che non vogliamo tagliare, se non costretti, sono quelli che interessano i casteldaccesi del futuro, che meritano ogni nostro sacrificio".

Amministrazione di Casteldaccia

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