Vorrei rispondere subito ad Emanuele che mi ha chiesto se effettivamente la sua paura per l’ascensore sia in qualche modo legata, “inconsciamente”, alla difficile gravidanza di sua madre e quindi alla difficile “esistenza” nel grembo materno, vissuto come una sorta di luogo stretto e angusto.
Non ho capito se questa sorta si spiegazione è stata formulata da autodidatta (cerchi di darti una sorta di spiegazione) o frutto del parere esterno di qualcuno. Giustamente cerchi informazioni circa la causa della tua paura cronica di prendere l’ascensore.
Certo tutto è possibile, anche se io preferisco pensare a un comportamento non adattivo, erroneamente appreso e che si è istallato creando quindi comportamenti disfunzionali.
La causa più probabile va semmai ricercata in quale evento o situazione passata che possa avere scatenato questa risposta ansiosa e il conseguente comportamento di evitamento.
Spesso esistono degli antecedenti situazionali (quelli che comunemente chiamiamo eventi traumatici) che in qualche modo assumono il ruolo di “fattori predisponenti” a eventuali situazioni non funzionali. Un bel giorno qualcosa accade e questo evento, anche se apparentemente pare non arrecare alcun danno, ci chiede il conto con strane conseguenze dopo del tempo, anche dopo diversi anni, perché magari una situazione “facilitante” l’ha risvegliato (tipo l’ascensore che improvvisamente si blocca).
E’ più interessante cercare le soluzioni ai problemi piuttosto che concentrarsi su possibili cause fantasiose. Quello che serve è superare questa paura e l’ansia generata dalla situazione scatenante, analizzando semmai tutte le possibili situazioni che l’hanno potuta causare.
Prova a rispondere a queste domande: Quando ho iniziato ad avere questa paura? Ero solo? Cosa è successo? Ho avuto una reazione di panico? Prima di questo evento non avevo mai avuto problemi? Adesso evito di prendere l’ascensore? Cosa potrei fare per superare questa paura?
Esiste una risposta alle tue domande nella tua storia personale, noi siamo il risultato attuale del nostro stile personale, della vita relazionale, delle prime esperienze infantili, lo stile dei genitori, la responsività che ci hanno regalato quando avevamo bisogno di loro etc..
Accostati all’ascensore in modo graduale, sai che non può accaderti nulla di strano, il tuo organismo funziona perfettamente, la situazione è sotto controllo, prova a prenderlo magari solo per un piano e poi, man mano che prendi confidenza con questa esperienza prolunga le tue “visite” all’ascensore, renditi conto che è solo uno strumento innocuo che ti facilita la vita, specie se devi fare 10 piani a piedi!
Ciao e alla prossima!
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